Figli con disturbi alimentari: cosa dovrebbero fare i genitori
I genitori posseggono una vivida immaginazione. Si immaginano già il giorno della laurea/matrimonio della loro figlia/figlio ed il battesimo del primo nipote. Ma a volte qualcosa che non avrebbero MAI immaginato arriva a turbare i loro sogni: si tratta dei disturbi alimentari. Purtroppo, in aumento costante ed esponenziale soprattutto tra bambine, ragazze e donne adulte.
Questo significa anche che c’è un numero sempre maggiore di genitori che si scontrano con questa dura realtà e che, purtroppo, non sempre hanno i mezzi per affrontarla.
Figli con disturbi alimentari: cosa dovrebbero fare i genitori
La domanda più frequente è “perché proprio a me/a mia figlia”. La risposta non è così semplice. In attesa di una risposta semplice e chiara, però, la cosa più importante è chiedere aiuto.
Il primo passo è portare la propria figlia/figlio dal medico di famiglia, per accertare quanto il disturbo alimentare abbia fatto danni a livello fisico. Se il disturbo alimentare è conclamato, è il momento di pensare ad un ricovero in una struttura specializzata oppure scegliere un trattamento ambulatoriale con uno specialista in disturbi dell’alimentazione.
Bisogna tenere ben in mente tre cose:
1) un disturbo alimentare raramente si risolve da solo
2) il disturbo alimentare ha effetti sull’intera famiglia, non solo su vostra figlia/figlio – accertatevi di prendervi cura adeguatamente di tutti gli altri membri della famiglia, in particolar modo degli altri figli
3) recriminare o autocommiserarsi non serve a niente
Ricordatevi… un disturbo alimentare devasta la vita di chi ne è affetto e quella della sua famiglia. Voi non ne siete la causa, quindi non potete risolvere tutto da soli. Però potete chiedere aiuto. Fatelo.
Come capire se tuo figlio ha un disturbo alimentare
Spesso sono i ragazzi stessi a parlarne e a confidarsi, a volte non lo fanno direttamente con i genitori ma con amici di famiglia, zii o magari con gli insegnanti. Ci sono però dei segnali che potete tenere in considerazione e che dovrebbero fare da campanello di allarme:
- Perdita o aumento di peso. Un cambio repentino del peso corporeo, soprattutto se associato a cambi di abitudini, potrebbe essere un segnale da tenere in considerazione.
- Abbuffate. Non pensare a disturbi alimentari solamente come ad una privazione di cibo, anche le abbuffate fanno parte delle problematiche da prendere in considerazione.
- Amenorrea. La perdita del ciclo mestruale è un chiaro segnale d’allarme.
- Preoccupazione per la propria immagine. In adolescenza curare di più la propria immagine è uno step fondamentale che tutti passano ma l’eccessiva preoccupazione dovrebbe destare qualche sospetto.
- Esclusione dalla società. Non uscire, non avere amici o evitare le feste può essere un altro segnale che un genitore non dovrebbe sottovalutare.