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Mixer video o audio: come sono fatti?

In questo articolo parliamo di tutti quei controlli che si possono trovare su un mixer (o console di mixaggio, console audio, etc.). Cominceremo con le basi più ovvie.

Cos’è un mixer video o audio?

Un mixer, nella sua forma più elementare, combina una serie di input in modo che possano generare vari output a seconda delle nostre esigenze (da qui il nome MIXer). Tutti i mixer hanno almeno il controllo del volume, per quanto riguarda l’output. La grande maggioranza hanno il controllo del volume separato per ciascun input o “canale”. Quasi tutti hanno una varietà di controlli per ciascun canale: per alzare, regolare o equalizzare il suono. Così come hanno uscite aux, gruppi e PLF; non vi preoccupate – parleremo di ciascuno di essi brevemente.
Per prima cosa, in questo post faremo riferimento a mixer audio e mixer video con almeno 10 canali (input). Questo è il numero minimo per gestire un evento di medie dimensioni come uno spettacolo musicale o registrare un cortometraggio. Si possono trovare dei mixer-video o audio usati ad un prezzo ragionevole, in grado di gestire anche diverse decine di uscite.

I canali

L’aspetto più importante per comprendere come funziona un mixer audio-video è quello dei canali. Su quasi tutte le console, i canali sono posizionati in righe verticali: il segnale entra fisicamente sul retro del device, poi passa attraverso i vari controlli dei canali (dall’alto verso il basso) dai gain (posti in alto) fino ai fader (posti in basso).
Per capire quale sia la riga di un canale, basta prendere come riferimento uno degli input cerchiati di nero (XLR per i microfoni e i cavi “snakes”); è naturale che tutti i comandi di quel canale siano allineati ad esso. L’insieme dei comandi di un canale costituisce una riga di canale.

I gain

Su ogni buon mixer c’è una manopola proprio in cima alla riga che si chiama “gain” o “sens” o “trim”. Questa manopola regola in volume dell’input. Per fare una metafora, pensate all’acqua in un rubinetto. L’acqua (il segnale) entra nel tubo (l’input) e il rubinetto (gain) regola la quantità di segnare che entra nel mixer. Il segnale sonoro è composto da diversi suoni a differenti livelli di volume mixati insieme, quindi il gain eliminerà naturalmente quelli più flebili a meno che non sia settato al massimo. In altre parole, il suono più alto sopravvive. Per questa ragione, è anche chiamato Sens o sensibilità. Un gain settato molto alto sarà più sensibile ai suoni molto lievi.

Gli Equalizzatori

Per chi non conoscesse questo termine, l’equalizzazione si riferisce al controllo di certe frequenze per ottenere un suono migliore o per eliminare l’eco oppure i suoni indesiderati (fruscii, etc). La sezione EQ della maggior parte dei mixer audio o video è collocata proprio sotto il gain e di solito è composta di alcune manopole (da 1 a 13) o leve (da 3 a 33).

Gli output ausiliari (AUX)

Gli output ausiliari sono strumenti estremamente utili. Di solito si trovano sotto i gain e gli EQ, sempre in linea con l’input. Ci sono tante manopole AUX quante sono le uscite ausiliarie e ciascuna controlla quanto segnale esce da ciascun output.

I fader

I fader servono per settare il volume di un segnale in quel particolare canale del mixer. Sono in sostanza dei regolatori di volume.

Gli aux di solito sono dei pre-fader. Significa che cambiando il livello di un canale sul fader non si modifica il suono di quel canale sugli aux. Mentre nei mixer video o audio di grandi dimensioni spesso c’è un pulsante vicino alle manopole aux che permette di modificarle da pre-fader a post-fader.
La maggior parte dei mixer video o audio di medie dimensioni hanno anche dei jack per le cuffie dell’ingegnere del suono. Ci sarà anche un pulsante vicino a fader di ciascun canale con la scritta PFL. Significa Pre-fader Listen. Permette di ascoltare direttamente il segnale di ciascun canale tramite le cuffie, prima che venga modificato dal fader. Potrebbe anche esserci un pulsante vicino ai comandi aux (che come abbiamo detto regolano il volume generale degli output ausiliari) con la scritta AFL (after-fader Listen). Questo serve ad ascoltare il suono al volume esatto con cui esce dai monitor o da qualunque cosa abbiate collegato alle uscite aux.

Bus, mix principale, VCA

Qualsi tutti i mixer-video o i mixer-audio hanno almeno un bus o sottogruppo. I bus sono semplicemente dei sistemi di comunicazione. Probabilmente ci saranno dei pulsanti vicino al fader di ciascun canale per ciascun sottogruppo, che permettono di assegnare quel canale ad uno o più sottogruppi. Così, ad esempio, si può assegnare un’intera categoria di strumenti collegati a vari canali ad un solo bus. In questo modo, l’ingegnere del suono cambia il volume di quella categoria sul mix generale senza dover cambiare il fader di ciascun canale.
Ogni sottogruppo ha anche un pulsante che permette di assegnarlo al mix principale. Nella maggior parte dei casi, tutto viene in qualche modo assegnato al mix principale, in modo da poter controllare il volume totale con un solo gesto.
Di solito però alcuni mixer-video o audio hanno un altro pulsante per assegnare il mix principale e tutti i sottogruppi ad un fader “mono”, che permette di settare tantissime combinazioni di suono a seconda di come sono assegnati canali e bus e di cosa è collegato al mixer.
I VCA sono simili ai bus, sono semplici meccanismi di controllo e, contrariamente ai sottogruppi, se modificati hanno effetto solo sulle uscite post-fader. Si trovano solo sui mixer audio video più grandi.

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