Che cosa è un drone militare?
I droni militari sono velivoli senza pilota che vengono utilizzati per missioni belliche e di intelligence. Il loro utilizzo si è diffuso sempre di più negli ultimi anni, soprattutto grazie alla loro capacità di eseguire operazioni aeree a elevate prestazioni senza mettere a rischio le vite dei piloti e del personale militare. Scopriamo quindi cosa sono i droni militari e come funzionano questi strumenti militari di grande avanguardia tecnologica.
Cosa sono e come funzionano i droni militari
Dotati di sensori, telecamere e sistemi di autopilotaggio, i droni militari sono apparecchi in grado di rilevare e identificare gli obiettivi con una precisione sempre crescente. Si tratta di strumenti caratterizzati da un’ampia copertura del territorio, una notevole sicurezza di volo e un efficiente sistema di controllo decentralizzato.
La storia di questi dispositivi inizia nel 1918, quando Elmer Sperry progettò il primo drone e lo impiegò per lanciare bombe aeree sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. Da allora, i droni hanno subito notevoli miglioramenti tecnologici e oggi le forze militari in tutto il mondo li utilizzano per una vasta gamma di compiti, tra cui sorveglianza, attacchi mirati e supporto logistico.
I droni militari vengono comandati a distanza da un operatore specializzato, oppure vengono programmati per volare autonomamente utilizzando algoritmi e software basati sull’intelligenza artificiale. Questi strumenti possono essere equipaggiati con antenne ad alta sensibilità per rilevare eventuali segnali relativi a minacce e sono inoltre in grado di trasmettere immagini in tempo reale sugli obiettivi individuati, fornendo un feedback immediato alle unità operative sul terreno.
I droni militari vengono utilizzati per una vasta gamma di missioni, tra cui la ricognizione, la sorveglianza, il targeting e l’attacco. Il loro impiego consente agli eserciti di effettuare operazioni su larga scala, comportando costi inferiori e meno rischi. Vengono inoltre utilizzati per mappare il terreno su cui si svolgerà un attacco, per identificare e seguire bersagli o per effettuare attacchi contro obiettivi.
Nonostante i loro vantaggi in ambito bellico, l’uso dei droni solleva svariate questioni etiche, tra cui il potenziale aumento del rischio di vittime civili, di eventuali danni collaterali e di violazioni della privacy. L’applicazione dell’intelligenza artificiale costituisce anch’essa un ulteriore motivo di dibattito etico, poiché consente ai droni di diventare ancora più potenti, precisi ed efficienti nelle loro missioni.
Droni militari russi: alcuni esempi di tecnologie avanzate
Negli ultimi anni la Russia ha potenziato i propri droni militari, dimostrando la loro efficacia in Siria e acquisendone altri dopo la guerra del Nagorno-Karabakh del 2020. Tra i droni militari armati russi più letali vi è il Kub-bla, noto anche come “munizione vagante”. Questo dispositivo presenta un’apertura alare di 1,2 metri e appare come un piccolo jet da combattimento senza pilota.
Kub-bla viene sparato da un lanciatore portatile e può viaggiare fino a 130 chilometri all’ora per 30 minuti. Quando si schianta contro un obiettivo, facendo detonare un esplosivo di 3 chili. Il drone è dotato di rilevamento intelligente e riconoscimento di oggetti, per classe e per tipo, in tempo reale. Il Kub-bla è stato mostrato per la prima volta da Zala Aero nel 2019 ed è noto per essere una parte relativamente nuova dell’arsenale militare russo.
Un altro drone militare russo che ha suscitato l’interesse internazionale è l’Orlan-10, un UAV a medio raggio e multiuso di cui sono stati prodotti più di mille pezzi. L’Orlan-10 è dotato di una telecamera day-light, una telecamera termica, una videocamera e un trasmettitore radio. Questo dispositivo può essere anche equipaggiato in modo da creare zone di disturbo cellulare.
In generale, i droni militari russi mostrano un rapido sviluppo e una crescente attenzione all’integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare le loro capacità. Tutto ciò può sollevare alcune preoccupazioni riguardo alle implicazioni etiche dell’uso di tali tecnologie nella guerra e nella sicurezza globale.