La prima posizione nella danza, a cosa serve?
La danza classica è una disciplina dura ma gli insegnanti si aspettano che gli allievi assumano le posizioni canoniche già dall’età di cinque anni. Spesso insegnano delle tecniche difficilissime già dai 9 anni. Se le persone comprendessero davvero la fisiologia e la complessità della tecnica della danza classica ed avessero nozioni di pedagogia, avremmo di sicuro dei ballerini migliori.
Le posizioni nella danza classica
La realtà è che alcuni insegnanti insegnano in quel modo perché a loro volta è stata impartita questo genere di impostazione. Grazie alla fisiologia e all’anatomia, la tecnica della danza classica è stata ridefinita e sviluppata, nel corso degli anni. Ad esempio, il plié non si fa più in terza posizione.
Una cosa bella dei bambini così piccoli è che le loro ossa e i loro legamenti non sono ancora ben sviluppati, quindi sono in grado di adattare le gambe e i piedi alle posizioni e sono molto più flessibili. Proprio per questo un bambino che ancora non ha una piena consapevolezza del proprio corpo non dovrebbe essere spinto ad assumere le diverse posizioni perché è più facile che si faccia male.
La prima posizione nella danza classica: cosa insegna ad un ballerino
La prima posizione insegna la corretta posizione dei piedi e del corpo, ma deriva da una forzatura di caviglie e ginocchia, oltre che delle anche. Girare i piedi in fuori non è il problema maggiore, il discorso più importante è allineare il corpo prima che le gambe incrocino l’asse laterale e il peso si distribuisca su di esse.
La prima posizione insegna come stare in piedi correttamente ed allineare il corpo. I bambini sono perfettamente capaci di raddrizzare la schiena tramite la retroversione del bacino, di allargare le costole in tutte le direzioni e fare le cose più incredibili grazie alla flessibilità dei legamenti delle loro piccole anche. Ma non è a questo serve la prima posizione. I piedi in fuori, non sono la parte più difficile. La parte più difficile è trovare un baricentro nella zona pelvica e stabilizzarlo in quel punto.