Prato sintetico: come si può posare al meglio?
Se ti stai domandando come si posa il prato sintetico sei nel posto giusto, poiché sveleremo tutti i passaggi da seguire. E possiamo già anticipare che non sarà un’impresa impossibile, né tanto meno difficile. Ci vorrà solamente un po’ di manualità e qualche sforzo per correggere le eventuali sbavature affinché tutti risulti perfetto e soprattutto non si noti la differenza con il manto erboso naturale.
Una volta compreso come si posa il prato sintetico al meglio basterà organizzare il lavoro in base alle varie fasi e nel giro di una giornata si sarà concluso l’esperimento e finalmente potremo godere del nostro nuovo spazio verde. Il prato sintetico affonda le sue radici nel passato quando si volle trovare una soluzione per combattere i primi problemi di siccità che si erano profilati all’orizzonte.
Oggi, questa soluzione è davvero efficace per contrastare i cambiamenti climatici e per contenere i costi legati alle utenze idriche. Anche perché il prato sintetico è realizzato in materiali sostenibili, i quali hanno una forte longevità e, una volta terminato il loro lungo ciclo vitale, sono completamente riciclabili.
Com’è nata l’idea dell’erba sintetica per i giardini?
La nascita del prato sintetico è una storia affascinante che ha inizio a metà del XX secolo. Tutto è iniziato con un’azienda chiamata Monsanto, che ha inventato un prodotto chiamato AstroTurf. Questo prodotto era stato originariamente concepito come soluzione per i campi sportivi, ma ben presto divenne una popolare alternativa all’erba naturale in ambienti residenziali e commerciali.
L’idea si è sviluppata per dare un’alternativa all’erba naturale affinché richiedesse poca manutenzione e fosse resistente alla siccità. Negli anni Sessanta, la California stava vivendo una grave siccità e molti proprietari di casa faticavano a mantenere il prato ben irrigato. Allo stesso tempo, le squadre sportive erano alla ricerca di una superficie di gioco durevole e adatta a tutte le stagioni, che non richiedesse una manutenzione costante.
L’AstroTurf di Monsanto era la soluzione perfetta. Era fatto di fibre di nylon e aveva un supporto di gomma, che lo rendeva durevole e resistente alle intemperie. Era anche facile da mantenere, poiché non richiedeva annaffiature, falciature o concimazioni. Pertanto si fece un esperimento di messa a posa del materiale sintetico.
La prima installazione di AstroTurf avvenne su un campo da baseball a Houston, in Texas, nel 1966. Il prodotto ebbe un successo immediato e poco dopo fu utilizzato su campi da calcio, da calcetto e in altri impianti sportivi in tutto il mondo. La popolarità dell’erba sintetica continuò a crescere negli anni Settanta e Ottanta.
I proprietari di case iniziarono a usarla nei loro giardini, soprattutto nelle aree con restrizioni idriche o dove l’erba naturale era difficile da coltivare. Oggi l’erba sintetica ha fatto molta strada rispetto alle sue umili origini ed è disponibile in una varietà di colori, strutture e stili che la rendono indistinguibile dall’erba naturale. È anche ecologica, poiché molti produttori utilizzano materiali riciclati per realizzare i loro prodotti.
Come si posa il prato sintetico
Il prato sintetico assume le fattezze dell’erba naturale, risultato però vantaggioso in termini di bassa manutenzione e, soprattutto, di risparmio idrico. La posa di un prato sintetico deve essere fatta a regola d’arte per massimizzare la longevità e l’aspetto. Grazie a questa soluzione avremo più tempo a disposizione da sfruttare per le nostre attività preferite durante il tempo libero.
Innanzitutto, è importante preparare il terreno dove verrà posato il prato sintetico. Perciò, si dovrà rimuovere l’eventuale erba esistente, i rovi o i fusti di piante e i sassi. L’area deve poi essere livellata e compattata per creare una superficie liscia e uniforme. In questo modo si eviterà che eventuali protuberanze o grumi possano trasparire dal prato sintetico.
Successivamente, si deve stendere uno strato di roccia o ghiaia frantumata per creare una base stabile. Questo strato garantirà il drenaggio e impedirà all’acqua di ristagnare sotto il prato sintetico. Lo strato di base deve avere una profondità di almeno trenta centimetri, a seconda del tipo di terreno e del clima della zona.
Dopo la posa dello strato di base, è il momento di installare il prato sintetico. Va steso il manto erboso e lasciato riposare per qualche ora. In tal modo il manto erboso potrà espandersi e adattarsi alla forma e alle dimensioni dell’area. Una volta assestato, il manto va tagliato e rifinito per adattarlo all’area utilizzando un taglierino affilato.
L’ultimo passaggio consiste nel fissare il manto in posizione. Prima si inchiodano o si fissano i bordi al terreno così da evitare qualsiasi movimento o spostamento. Poi, se si rende necessario, si potrà aggiungere uno strato di sabbia o di gomma per appesantire il manto erboso e fornire una superficie più morbida per camminare e giocare.